Il castagno in Valle Intelvi è legato alla storia, alla tradizione e ai ricordi dell’infanzia.
Nei secoli scorsi chi possedeva alberi di castagno li custodiva gelosamente e per questo venivano marchiati dai proprietari degli appezzamenti.
Le castagne, non solo in valle Intelvi, erano un frutto prezioso: dopo la raccolta si potevano portare al mulino e ricavarne la farina che si usava per cucinare, oppure si facevano bollire sul camino con una foglia di alloro, si toglieva pazientemente la pellicina e si “tuffavano” nella scodella con il latte appena munto e questa era una cena coi fiocchi come pure la minestra con le castagne. Sempre sul camino si arrostivano per grandi e piccini le castagne con la buccia che ti lasciavano le dita nere.
Le foglie venivano usate anche per riempire i giacigli e se si recuperava del legno buono di castagno si costruiva qualche cassapanca che in casa era sempre utile.
Nei ricordi dei bimbi è ancora vivo quello del piattino con le castagne bollite che si lasciava sul tavolo di cucina la notte del 31 ottobre perchè i cari defunti potessero rifocillarsi.
Oggi in valle Intelvi si possono ancora ammirare dei castagni secolari,purtroppo però in questi anni sono stati attaccati da malattie che ne stanno minacciando l’esistenza .